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BENVENUTI AL SUD

Non entravo in una sala cinematografica da oltre cinque anni. Ma questa volta le pressioni e gli incitamenti familiari, oltre che la soddisfazione degli amici che già avevano visto il film, mi spingono a seguire consorte, nuora, nipotini e parenti annessi e connessi si da occupare una fila intera di poltroncine nel cinema di Agropoli. Il contrasto nord – sud appare evidente sin dalle prime scene. In alcuni dialoghi si rasenta il paradosso, ma tutto fa brodo e quindi la sala gremita ride a crepapelle. Ed anche lo scrivente, per la verità, si fa un sacco di risate. Poche – solo alcune iniziali – le scene dedicate a Milano, il resto, e quindi la maggior parte a Castellabate e dintorni. Un film, forse inconsciamente, di notevole promozione turistica. Non che a Castellabate e dintorni i turisti mancano, ma qualche turista in più fa sempre piacere, specialmente ai commercianti che nell’estate 2010 certamente non hanno riempite le casse di sempre più rarefatti euro. Anche perché le attività commerciali, e non solo a Castellabate, ma in tutto il Cilento costiero ed anche interno, sono aumentate a dismisura perchè il cosiddetto “posto fisso” statale o comunale si è miserabilmente rarefatto, così al sud, come pure al nord della penisola. Narra la vicenda di un direttore postale un po’ imbranato, con una moglie rigida fin troppo ed un figlio in età scolare, che viene trasferito a dirigere l’ufficio postale di Castellabate. Una tenera vicenda d’amore tra due impiegati fa da collante a tutto quanto il resto. La cena in un ristorante tipico, l’inquadratura di spiagge bellissime che tutti conosciamo, una festa a mare con tanto di fuochi artificiali, una bravissima cantante napoletana sul palco della festa, qualche scena fuori paese esaltano il territorio ed i suoi abitanti anche se legati ancora alla tradizione ( fortunatamente!) cilentana antica. Il disordine nel film diventa musicalità umana, lontana da schemi computerizzati della metropoli del nord. Insomma un bel film giustamente campione di incassi come non se ne vedevano da tempo. Anche qualche battuta un po’ pesante non cadeva mai nella volgarità. Unica nota negativa – al di fuori del cinema, come al solito in TV, il programma di Bruno Vespa che ha avuto la infelice idea di invitare dei politici e parlare di sondaggi. Naturalmente il dibattito sul film, politicizzato, è scaduto notevolmente. Ne potevano fare a meno di far intervenire gli onorevoli del nord e del sud. Anche se il confronto non è degenerato a livello di “Grande fratello” o “Isola dei famosi”, ha guastato il palato facendo perdere il sapore dolce del film. E’ un bel film! Ve lo consiglio. Andate a vederlo. Senza spingere!!!

Catello Nastro

 Loredana Savelli - 06/12/2010 14:59:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Visto! Anche il film di cui è la parodia: "Giù al Nord". Confermo il tuo giudizio. Anche gli attori sono bravi, soprattutto Bisio.

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